sabato 28 aprile 2012
Abissi - Ricognizione primo giorno
Dopo un viaggio piuttosto tranquillo ci siamo messi subito alla ricerca dell'unico materiale che possiamo trovare in una località marittima, vale a dire 1000 metri di filo da pesca con una resistenza superiore ai 50 kg...
venerdì 27 aprile 2012
Abissi - Ricognizione
Siamo in partenza direzione Toscana. Il ponte del primo maggio servirà per prendere i primi contatti in loco, assicurare la logistica e "toccare con mano" quelli che saranno i luoghi della missione.
Abbiamo in programma oltre a quanto detto sopra, di reperire il materiale necessario mancante che servirà a completare la struttura per l'immersione.
Noi siamo in partenza, ma anche ELEAN ...
lunedì 23 aprile 2012
sabato 21 aprile 2012
Abissi - Ambiente
Tecnicamente la nostra missione, o meglio la missione di Elean, non dovrebbe chiamarsi "Gli Abissi", siccome la zona abissale è compresa tra i 4000 e 6000 metri di profondità.
I 1000 metri, nostro obiettivo, sono compresi nella zona mesopelagica che è la zona pelagica estesa tra i 200 e i 1000 metri di profondità sotto il livello del mare.
È situata tra la zona epipelagica fotica e quella batipelagica afotica, dove la luce è assente del tutto. Sebbene un po' di luce riesca a raggiungere queste profondità, non è sufficiente per consentire la fotosintesi.
Fonte: National Geographic / education blog |
Elean comunque continuerà a chiamare la sua missione "Gli Abissi"!
mercoledì 18 aprile 2012
Abissi - Materiale
Il batiscafo Trieste che il 23 gennaio 1960 discese nella fossa delle Marianne, stabilendo il record di immersione a 10902 metri, era munito di un blocco singolo di Plexiglas a forma di cono, unico contatto visivo con l'esterno dello spessore di 20,32 centimetri in grado di resistere alla pressione di 1000 atmosfere. A seguire alcuni cenni relativi a questo materiale che sarà per la riuscita della nostra impresa di importanza fondamentale.
Fonte Wikipedia:
"Il polimetilmetacrilato (in forma abbreviata PMMA) è una materia plastica formata da polimeri del metacrilato di metile, estere dell'acido metacrilico.
Chimicamente, è il polimero del metacrilato di metile. Nel linguaggio comune il termine metacrilato si riferisce generalmente a questo polimero.
È noto anche con i nomi commerciali di Acrivill, Deglas, Limacryl, Lucite, Oroglas, Perclax, Perspex, Plexiglas, Resartglass, Vitroflex, Trespex eSetacryl
Questo materiale fu sviluppato nel 1928 in vari laboratori e immesso sul mercato nel 1933 dall'industria chimica tedesca Röhm.
Di norma è molto trasparente, più del vetro, al punto che possiede caratteristiche di comportamento assimilabili alla fibra ottica per qualità di trasparenza, e con la proprietà di essere più o meno in percentuali diverse, infrangibile a seconda della sua "mescola". Per queste caratteristiche è usato nella fabbricazione di vetri di sicurezza e articoli similari, nei presidi antinfortunistici, nell'oggettistica d'arredamento o architettonica in genere.
Il PMMA è spesso usato in alternativa al vetro. Alcune delle differenze tra i due materiali sono le seguenti:
- densità di 1,19 g/cm3, circa la metà di quella del vetro;
- le lastre possono essere prodotte per estrusione (sigla XT) o per colatura (sigla GS);
- ha un punto di rottura superiore al vetro ed inferiore al policarbonato;
- è più tenero e sensibile ai graffi e alle abrasioni; a questo generalmente si ovvia con un opportuno rivestimento;
- può essere modellato per riscaldamento (termoformatura) a temperature relativamente basse (ha temperatura di transizione vetrosa pari a 110 °C circa);
- è più trasparente del vetro alla luce visibile;
- a differenza del vetro, esistono alcune formulazioni che non fermano la luce ultravioletta (plexiglas GUV-T[1]);
- è trasparente alla luce infrarossa fino a 2800 nm, mentre la luce di lunghezze d'onda maggiore viene sostanzialmente bloccata; esistono specifiche formulazioni di PMMA atte a bloccare la luce visibile e a lasciar passare la luce infrarossa di un dato intervallo di frequenze (usate, ad esempio, nei telecomandi e nei sensori rivelatori di fonti di calore).
Pezzi di PMMA possono essere saldati a freddo usando adesivi a base di cianoacrilati oppure sciogliendone gli strati superficiali con un opportuno solvente-diclorometano o cloroformio. La giuntura che si crea è quasi invisibile. Gli spigoli vivi del PMMA possono inoltre essere facilmente lucidati e resi trasparenti. Tuttavia gli incollaggi professionali vengono effettuati con colle a polimerizzazione da due a cinque componenti; la differenza di qualità con queste colle unita alla tossicità/carcenogenicità della maggior parte dei solventi di fatto va soppiantando le colle monocomponenti.
Il PMMA brucia in presenza di aria a temperature superiori a 460 °C; la sua combustione completa produce anidride carbonica e acqua.
Analogo al PMMA, ma con un atomo di idrogeno al posto del gruppo metile (CH3) che sporge dalla catena principale, è il polimetilacrilato, un polimero che si presenta come una gomma morbida"
martedì 17 aprile 2012
Autoadesivi
Sono arrivati gli autoadesivi a sostegno del mitico progetto. Da domani sarà possibile, per chi ne fosse interessato, ritirarli al Grotto.
domenica 15 aprile 2012
Abissi - Studio delle profondità 2
Seconda puntata dedicata ai possibili punti di immersione.
Il Tirreno ci offre una possibilità nelle vicinanze del nostro punto logistico di appoggio a Talamone. Il punto a oltre 1000 metri di profondità si trova a circa 12 miglia nautiche dall'isola del Giglio. L'opzione risulta essere interessante e attualmente è quella più accreditata per ospitare la nostra missione. Nei prossimi giorni prenderemo la decisione in accordo con l'Ammiraglio.
venerdì 13 aprile 2012
Abissi - Materiale Tecnico
La fotocamera principale che utilizzeremo per la missione, quella che insomma avrà il compito di filmare la discesa, sarà la GOPRO, la stessa utilizzata per andare in orbita.
Le sue caratteristiche tecniche di cui abbiamo già ampiamente riferito nei diversi test nel mese di febbraio (tutti documenti all'interno del blog, sezione Materiale), ci danno inequivocabilmente la certezza che la scelta è quella giusta.
Un fattore da non sottovalutare sono le dimensioni degli apparecchi che utilizzeremo. La GOPRO ha delle dimensioni abbastanza contenute, e la struttura che stiamo costruendo è stata progettata proprio per contenere al suo interno la fotocamera.
Sui dettagli riguardanti il campo di registrazione, la luce e la resistenza alla pressione, ci torneremo nelle prossime settimane, quando avremo assemblato la struttura completa.
Per avere la certezza relativa al raggiungimento della quota dei 1000 metri, stiamo studiando la possibilità di inserire un manometro che misurerà la pressione.
Visto lo spazio contenuto all'interno della struttura, il posizionamento del manometro dovrà avvenire causa di forza maggiore in una posizione dove la GOPRO non avrà campo di registrazione. In ogni caso è nostro obiettivo riuscire anche a filmare il manometro. Le dimensioni delle fotocamere in nostro possesso sono eccessive, abbiamo dunque ripiegato su una microcamera che verrà alloggiata all'interno del nostro sottomarino e avrà il solo, unico ma fondamentale compito di filmare il manometro e la relativa profondità.
Abbiamo optato quindi per una Braun MiniAction DV, con elevate prestazioni sia dal punto di vista della resistenza, sia dal punto di vista della qualità.
I principali dati tecnici:
- dimensioni: 50 x 29 x 20 mm
- peso: 25 gr
- scheda di memoria: micro SD max 16 GB
- risoluzione video: 640 x 480 a 30 fps
- temperatura di utilizzo: fino a -60° C
- tempo di registrazione: 2 ore
Nei prossimi giorni cominceremo i test.
mercoledì 11 aprile 2012
Abissi - campagna pubblicitaria
lunedì 9 aprile 2012
Abissi - studio delle profondità
Fra le diverse possibilità di immersione sopra i 1000 metri che ci offre il Tirreno, e che stiamo prendendo in considerazione, una fra le più interessanti è la cosiddetta Fossa Ligure. Di fronte a Genova si forma la Fossa Ligure, una sorta di crepaccio roccioso nel mezzo del fondale che si sviluppa da nord a sud. Per questo a soli 20 km fuori dalla costa genovese la profondità delle acque marine raggiunge già i 1300 metri.
La vicinanza sia di Genova rispetto a Lugano, sia della Fossa rispetto a Genova, fa si che questa opzione sia una seria candidata finale quale luogo destinato all'impresa di ELEAN.
Nei prossimi giorni pubblicheremo le altre scelte, che dovranno poi essere discusse e decise con il nostro "Ammiraglio".
Fonte:http://www.pianetagratis.it/speciali/cartenautiche/ |
Fonte:http://www.quellichevarigotti.com/varigotti/qualche-informazione-sul-mar-ligure-t752.html |
domenica 8 aprile 2012
Regalo Pasquale
Questa mattina il nostro contatto in Toscana soprannominato l'Ammiraglio, ci ha confermato la sua disponibilità nel partecipare alla missione. La sua barca, le sue conoscenze marittime ed il suo sapere saranno interamente a disposizione di Elean.
Grazie a lui un altro passo verso gli abissi è stato compiuto.
sabato 7 aprile 2012
Progetto
Un pomeriggio di pioggia, due caffè al bar, moltissime idee, un foglio di carta ed una penna. Quello che segue è lo schizzo definitivo del nostro progetto elaborato due giorni fa, dal quale abbiamo estrapolato tutte le specifiche necessarie per poter comandare i pezzi necessari durante la fase dell'assemblaggio finale.
Il progetto si trova a buon punto davvero, la tabella di marcia e il nostro piano orario sono largamente rispettati, forse anche troppo ...
giovedì 5 aprile 2012
Tempo di cambiare
Abbiamo deciso di abbandonare il nostro logo, e fra le tante proposte elaborate dalla nostra commissione grafica, abbiamo finalmente optato e scelto un immagine che più ci rappresentava. Ad ogni missione conclusa con successo, al nostro logo verrà "attaccato" uno scudo d'onore di colore oro riportante la data dell'impresa.
Gli autoadesivi sono già in stampa....
mercoledì 4 aprile 2012
Abissi - Stato dei lavori
In questi due giorni abbiamo elaborato la strategia con il nostro "staff tecnico". Siamo così giunti al progetto definitivo e domani comanderemo i pezzi necessari.
A nostra conoscenza non sono molti (non professionisti e con mezzi limitati) che hanno tentato una simile impresa. Comunque anche fra gli addetti ai lavori, dunque con mezzi sicuramente più cospicui dei nostri, la cosa non risulta essere tanto semplice.
Il materiale di cui necessitiamo dovrà resistere ad una pressione di 100 atmosfere (100 kg per cm2) questo è un dato di fatto.
Per poter riprendere il tutto necessitiamo dunque di un pannello di Plexiglass principale dello spessore non inferiore ai 50 mm, di due altri pannelli dello spessore di 35 mm, di 3 cilindri di ferro dello spessore di 25 mm.
Una volta ricevuto il tutto potremo cominciare con la fase di assemblaggio ma soprattutto con le prove.
Ufficialmente dunque la missione può dirsi partita.
martedì 3 aprile 2012
Al passo con i tempi
Elean ha aperto parallelamente a questo blog (che rimane lo strumento principale di divulgazione) una pagina facebook al seguente indirizzo:
http://www.facebook.com/pages/Spacesantandreaproject-Elean/299543316785405
http://www.facebook.com/pages/Spacesantandreaproject-Elean/299543316785405
lunedì 2 aprile 2012
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